mercoledì 29 luglio 2009

Lo sport afflitto dagli abusi. Di Nicolò

La competizione con gli altri ha spinto l'uomo a ricercare qualcosa che oltre alla preparazione fisica lo aiuti a vincere duelli. Questo si evidenzia sin dall'epoca romana quando ai gladiatori venivano somministrate delle sostanze stimolanti per affrontare le arene.
Nello sport di oggi, l'agonismo e la voglia di vincere a tutti i costi hanno dato vita al diffondersi di sostanze che aumentano le prestazioni con grandi rischi per la salute: fare abuso di queste sostanze significa doparsi.
Tale uso-abuso di sostanze, la passione per il trionfo, il non accettare il gradino più basso del podio, l'ipocrisia verso il vincitore e la scelta di intraprendere una strada "facile" pur di vincere, sono elementi che portano al doping. Queste sostanze danno forza, riducono la fatica, aumentano i riflessi, diminuiscono il battito cardiaco e fanno perdere peso. Per evitare il doping, ogni società sportiva impone delle regole e l'atleta che le infrange va incontro a sanzioni penali e pecunarie, ma soprattutto a squalifiche sportive. L'analisi delle urine è uno dei metodi utilizzati per verificare l'eventuale uso di sostanze dopanti da parte dell'atleta.
In Italia molti farmaci contengono sostanze dopanti e per questo sulla confezione riportano un bollino che ne indica la presenza.
Il maggior uso di doping si fa nelle palestre fitness, soprattutto per aspetti fisici ed estetici. L'Italia è tra le nazioni che proibisce l'uso di sostanze dopanti ma è anche la nazione in cui se ne fa più uso.
Anche la droga è entrata nel giro dello sport. Nel caso delle droge non si parla più di doping ma di tossicodipendenza che porta al deperimento fisico (anche se ciò non accade nel caso in cui il consumo è saltuario).
Negli ultimi anni è aumentato il numero degli atleti trovati positivi al test antidoping per uso di droghe (ultimo caso quello di Morris Carrozzieri, difensore del Palermo Calcio).
Alcune volte alla droga viene affiancato l'acool, che come la prima crea dipendenze poichè eccita, calma o rallegra. Gli effetti dell'alcool sono due: effetti acuti (depressione nervosa, disturbi di stomaco, arrossamento cutaneo) e effetti cronici (danni permanenti allo stomaco, tossicità del cuore, dell'encefalo e dei nervi periferici).
Fortunatamente gli sportivi consumano poco gli alcolici, visto che non portano ad un miglioramento delle prestazioni.
Un problema molto diffuso è quello del fumo che potrebbe dare seri problemi ad un atleta che pratica sport di resistenza.
Anche io pratico sport, ma non faccio uso di sostanze dopanti o stupefacenti, nè di fumo o alcool, perchè la mia speranza è che il mondo dello sport possa migliorare liberandosi da queste situazioni, grazie all'aiuto e all'impegno di tutti gli atleti.
Nicolò Barbera

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