martedì 30 marzo 2010

Incontro con Madre Yvonne




Domenica 28 Marzo 2010, Madre Yvonne Reungoat, Superiora generale diventata  la 9ª succeditrice di Maria Domenica Mazzarello, in visita alla Famiglia Salesiana in Sicilia, ha voluto incontrare noi giovani presso l’Ispettoria di Catania.
Le emozioni ricevute hanno ricordato molto l’incontro con il Rettor Maggiore don Pascual Chávez Villanueva lo scorso ottobre.
Molti oratori hanno partecipato all’incontro e vedere la moltitudine di ragazzi presenti ci stimola sempre più ha continuare un progetto iniziato 150 anni fa.
L’arrivo della Madre in sala  è stato accompagnato con un grandissimo applauso, durato per molti secondi, ma la voglia di sentirla parlare e di ascoltare i suoi messaggi ha reso presto noi presenti molto silenziosi e impazienti di ricevere lezioni di vita salesiana e umana.
Dopo una breve introduzione, Giorgia Spadaccini ha ringraziato la Madre per la sua presenza e ha descritto la realtà della società di oggi che attraversa periodi di sbandamento, soprattutto tra i giovani che molte volte cadono in problemi seri come la dipendenza da alcool e droga.
Un forte messaggio è stato trasmesso da un gruppo di animatori che ha inscenato un Musical su San Giovanni  Bosco, centrando in maniera profonda e artistica i punti più importanti della vita del Santo e di Madre Mazzarello. Uno spettacolo davvero eccezionale.
Alla fine della rappresentazione ha preso la  parola Madre Yvonne che ci ha lasciato un messaggio per spronarci ad essere veri salesiani: “Dopo la rappresentazione capisco che il messaggio di Don Bosco e di Madre Mazzarello si esprime davvero tra i giovani, vuol dire che loro parlano ai nostri cuori. Questo porta in me molta e molta speranza. I salesiani sono in tutto il mondo e quindi dobbiamo cercare di non aver a cuor solo il nostro piccolo, ma dovremmo avere un cuore grande quanto tutto il mondo”.
Andrea..

martedì 16 marzo 2010

Nasce l'Atletico Don Bosco

Nasce oggi in maniera ufficiosa la squadra di calcio "Atletico Don Bosco" di cui attualmente fanno parte Carlo, Cristian, Salvatore, Sandro, Alessandro, Maicol, Francesco e Alex e che si allenerà ogni martedì pomeriggio alle h 18.00 al Campetto di Sant'Antonio.
Giorno 18 marzo, in occasione della visita dell'Ispettrice, la squadra verrà presentata ufficialmente.
Sono ancora aperte le iscrizioni.

domenica 14 marzo 2010

Visita dell'Ispettrice a Piazza Armerina

L'Ispettrice salesiana di Sicilia, suor Anna Razionale (nella foto), verrà a visitare l'Oratorio di Piazza Armerina giovedì 18 marzo alle h 15.30. Tutti invitati a partecipare!!!

mercoledì 10 marzo 2010

CORSO SULLA PROGETTAZIONE SOCIALE

La Cooperativa Centro Orizzonte Lavoro, stante l’importanza del lavoro per progetti quando si opera nel sociale (ovvero in ambito formativo, turistico o ambientale), organizza la Vª edizione del “Corso in progettazione sociale”, così da far acquisire le competenze specifiche nel settore.

Sono tanti, infatti i finanziamenti messi a disposizione dall’Unione Europea, da Ministeri, Regione e Fondazioni. Visto che i trasferimenti, da parte della Regione, si riducono di anno in anno, perché non attrarre risorse chiedendo di avere finanziati dei progetti?

Potersi avvalere di personale in grado di lavorare con professionalità nella stesura di progetti appare sempre più importante in vista dei prossimi innumerevoli bandi comunitari previsti per questo sessennio (PON, POR, IFTS, Corsi FSE, Progress, Gioventù in azione, Programma Lifelong Learning e diversi altri programmi).


E' possibile scaricare l’itinerario formativo del corso e la scheda di iscrizione, con preghiera di passarne parola, CLICCA QUI

Per il Centro Orizzonte Lavoro, Sac. Vincenzo Giammello.

lunedì 8 marzo 2010

Gesù insegnaci a pregare. Riflessione sulla preghiera.

“GESU’ INSEGNACI A PREGARE”

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,1-13)

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno;

dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione”.
Poi aggiunse: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti;

e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini

sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli

per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi,

se il figlio gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo,

gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli,

quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.
Parola del Signore

RIFLESSIONE SULLA PERGHIERA

La preghiera é un cammino che s'impara vivendola, attuandola, praticandola. Come non si impara a respirare, ma, si respira, così non si impara a pregare, ma si prega!
Come accade per i nostri bisogni fondamentali dal punto di vista biologico, dal punto di vista del nostro bisogno relazionale, c'è la necessità di avere un amico o un'amica, di entrare in relazione, così la preghiera si pone in quest'ottica. La preghiera é molto semplice, ma come le cose semplici possono essere anche molto complicate. Perché le cose semplici sono talvolta le più complicate. Un monaco, maestro di spiritualità contemporaneo, dal nome Andrè Louf, andando a trovare dei monaci sul monte Athos, monaci specializzati sulla vita di preghiera, parlando con un vecchio monaco gli domandò: "Lei che ha dedicato una vita alla preghiera, qual è il segreto della preghiera ?" E lui rispose: "Guarda, nel mio cuore prima c'era un grande sasso, ad un certo punto Gesù prese questo sasso, lo ha tolto e la fonte che avevo dentro ha incominciato a zampillare e non si é più fermata". A me pare che questa é la definizione più bella che si può dare della vita di preghiera. La preghiera non é solo un'arte o un fatto di tecnica, ma é scoprire la fonte zampillante che io ho dentro di me.

Momento personale:

Qual è il mio sasso?

Cosa mi impedisce di toglierlo?

Prendo un impegno.

giovedì 4 marzo 2010

Ricevo via sms e condivido...

Non credo che si può ancora vivere così, basta terremoti! E se volete un consiglio non date una spiegazione scientifica a queste cose, ma leggete il Libro dei libri! Buona giornata...
Andrea

Scuola animatori locale 2009-10. Diario di bordo. Di Andrea

19 Febbraio 2010


Linda oggi ci ha parlato dell’ultimo argomento riguardante il Sistema Preventivo di San Giovanni Bosco.

Questo Sistema si basa su 3 pilastri :

Ragione: Il metodo con cui l’animatore motiva i ragazzi ad applicarsi nelle attività proposte e il mettere in luce le correzioni facendo attenzione a darle privatamente.

Religione: Per far crescere i giovani bisogna avere pazienza e la forza di non mollare mai per creare onesti cristiani.

Amorevolezza: E’ il sentirsi amato e dare amore tra il giovane e l’animatore, e viceversa.

Per far si che questi 3 pilastri vengano messi in pratica l’animatore deve essere sempre PRESENTE, per aiutare i ragazzi a rispettare le regole, consigliarli e correggerli amorevolmente, e come unico scopo deve avere IL BENE DEI RAGAZZI e non i propri “TORNACONTI”

L’Assistenza Preventiva, altro cardine del sistema educativo, è basata su più punti importanti :

· Conoscere personalmente ogni ragazzo e imparare il suo nome;

· Dialogare con tutti e avere un accoglienza gioiosa;

· Valorizzare le qualità di ogni ragazzo;

· Condividere le attività con i ragazzi;

· Conoscere la loro storia e cercare i lati positivi per farli crescere onestamente;

· Saper dare la parola giusta al momento giusto;

· Mantenere un ambiente educativo;

· Proporre nuove iniziative.

Un grazie a Rosa Linda Romano

Andrea Palma

mercoledì 3 marzo 2010

Strage di gomme

“Siamo tutti là fuori in attesa di vivere un sogno incredibile” cantava qualche anno fa Manuela Trane, in arte Dolcenera, in un testo interamente dedicato ai giovani: “Siamo tutti là fuori”. Una sensazione, quella di sentirsi un po’ fuori, che tutti gli adolescenti si trovano a provare. Perché l’adolescenza è questo, sentirsi liberi, potenti e capaci e di colpo ritrovarsi piccoli, infelici e soli. Chi non si rivede in quegli sbalzi d’umore tipici dei “nostri” ragazzi?
La prima reazione a questi comportamenti tipici dell’adolescenza, da parte degli adulti, non è la comprensione ma la condanna. “Questi nuovi giovani sono privi di ideali, di inventiva e iniziativa, non sono responsabili né maturi!”. Una reazione, questa, che di certo non può essere biasimata. Pensiamo, ad esempio, a come si saranno sentiti i proprietari delle autovetture che sono state parcheggiate in una solitaria via di Piazza Armerina, via Roma, la sera di sabato 20 febbraio e sono state ritrovate con le gomme a terra, bucate o addirittura tagliate. Gli autori della “strage di gomme” sono stati abbastanza abili da eludere la pattuglia di Carabinieri che ha percorso la suddetta via. Una bravata dei “nuovi giovani”, come qualcuno li ha definiti, che, non sapendo come impiegare la serata, hanno pensato di “divertirsi” alle spalle dei malcapitati. Forse nel vedere ogni gomma a terra hanno sentito risollevare il loro umore, hanno dato un senso alla loro vuota serata, forse erano invidiosi di chi la serata l’aveva iniziata parcheggiando l’auto e l’aveva trascorsa divertendosi con gli amici… chi può sapere cosa è passato nella loro mente in quegli istanti? Chi può giudicarli senza neanche conoscerli? “Stanotte si, sono così, come mi capita, e voglio fare quello che mi va”, continua a cantare Dolcenera. E per qualche giorno si parlerà di loro e forse vivranno il loro momento di “eroicità”, ignari di quanto ciò li lascerà ancor più vuoti di prima.
Non è il primo atto di vandalismo a cui si assiste nel nostro Paese, che vede anche il dilagarsi della delinquenza minorile. La cronaca locale ci racconta di baby spacciatori, ladri di gasolio di giovane età, rapinatori di banche minorenni.
Da adulti è giusto indignarsi, è giusto condannare questi atti più o meno gravi, ma ciò non basta. C’è bisogno di interrogarsi sul perché questi ragazzi hanno bisogno di riempire il loro vuoto con violenza, aggressività, cattiveria. C’è bisogno di avvicinarsi agli adolescenti, come genitori, come insegnanti, come educatori, come amici, in maniera propositiva, invitandoli ad impegnare la loro vita in attività che fanno crescere e non distruggono, che richiedono energia positiva e coraggio, che insegnano a costruire un futuro solido.
Ci sono ferite dell’anima che vanno “disinfettate” come si farebbe con una sbucciatura al ginocchio: con amore, pazienza e accompagnando il tutto con “la parola giusta” e il motivato rimprovero.
Non perdiamo fiducia verso chi rappresenta il nostro domani e che in silenzio grida: “Siamo angeli, siamo storie sempre in cerca di nuove emozioni da vivere!”.
Rosa Linda Romano





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