giovedì 31 marzo 2011

<< Non con le percorse >>

Alla tenera età di 9 anni Don Bosco ha il suo primo sogno. In esso Gesù e la Vergine gli preannunziano, sebbene in forma velata, la sua futura missione. Gli parve di essere vicino a casa sua, in mezzo a una moltitudine di ragazzi che si divertivano in un grande cortile. Alcuni ridevano, altri giocavano, non pochi bestemmiavano. Al sentire le bestemmie, si slanciò in mezzo a loro, usando pugni e parole per farli tacere. Ed ecco apparirgli un Uomo venerando, nobilmente vestito, con una faccia così luminosa che Giovannino non riusciva a rimirarla. Lo chiamò per nome e gli ordinò di mettersi a capo di quei ragazzi aggiungendo: — Non con le percosse, ma con la mansuetudine e la carità dovrai guadagnare questi tuoi amici. Fa dunque loro subito un’istruzione sulla bruttezza del peccato e sulla preziosità della virtù. Giovannino, tutto confuso, risponde che è un povero ragazzo ignorante, incapace di fare questo. In quel momento risa, schiamazzi e bestemmie cessarono e i ragazzi si raccolsero intorno a colui che parlava. Ma cediamo la parola a Don Bosco stesso: « Quasi senza sapere che cosa dicessi, gli domandai: — Chi siete voi che mi comandate cose impossibili? — Appunto perché è cosa che ti sembra impossibile, devi renderla possibile con l’ubbidienza e con l’acquisto della scienza. — Dove, come acquisterò la scienza? — Io ti darò la Maestra. Sotto la sua guida potrai divenire sapiente; senza di essa ogni sapienza diventa stoltezza. — Ma chi siete voi che parlate così? — Io sono il figlio di Colei che tua Madre t’insegnò a salutare tre volte al giorno. — Mia madre mi dice di non associarmi, senza suo permesso, con chi non conosco. Perciò ditemi il vostro nome. — Il mio nome domandalo a mia Madre. In quel momento vidi accanto a lui una Donna di aspetto maestoso, vestita di un manto che splendeva da tutte le parti, come se ogni punto fosse una fulgidissima stella. Vedendomi sempre più confuso, mi accennò di avvicinarmi a lei, mi prese con bontà per mano e mi disse: — Guarda. Guardai e mi accorsi che quei ragazzi erano tutti scomparsi. Al loro posto c’era una moltitudine di capretti, cani, gatti, orsi e parecchi altri animali. — Ecco il tuo campo — ripigliò quella Signora —, ecco dove devi lavorare. Renditi umile, forte e robusto, e ciò che ora vedrai succedere di questi animali tu dovrai farlo per i miei figli. Volsi allora lo sguardo ed ecco che al posto di animali feroci, comparvero altrettanti agnelli mansueti, che saltellavano, corre vano, belavano come per far festa a quell’Uomo e a quella Signora. Allora, sempre nel sogno, mi misi a piangere e pregai quella Signora che parlasse in modo da poter capire. Ella mi pose la mano sul capo dicendomi: — A suo tempo, tutto comprenderai. A questo punto un rumore mi svegliò e io rimasi sbalordito. Mi sembrava di aver le mani che mi facessero male per i pugni che avevo dato e che la faccia mi bruciasse per gli schiaffi ricevuti» Andrea :)

Leggere o NON leggere ?.. Questo è il dilemma

Continua la strana rubrica casuale e soprattutto senz'ordine che saltuariamente vi propongo, per chi non ne fosse a conoscenza ecco questa rubrica così imprevedibile come la vita che tutti i giorni affrontiamo. Tematiche attuali, problemi, opinione gira tutto intorno al perno di questi scritti!

Siamo da poco entrati nel 2011 e più si va avanti, e più si torna indietro. Sono ormai diffusissimi computer, macchine digitali, CD Rom, fogli virtuali. Che ci si è dimenticati di quanto sia bello e coinvolgente leggere un buon libro e sentir l’odore della carta stampata. Leggere che termine “pauroso”, oggi noi giovani, questo termine lo sconosciamo, o lo evitiamo … o forse sono i ritmi di questa nostra società, che l’ha escluso dal vocabolario della realtà quotidiana?! Come conferma Umberto Eco, oggi sono pochissime le persone che leggono( il 15%) e quando chiedi alle altre, che non leggono, il perché di questa “mancanza”, essi rispondono ironicamente: << Il Tempo non basta mai … Eh … maledette lancette!>>; Ma siamo sicuri che è proprio questo il problema? Pennac dice: << La lettura non ha niente a che fare con l’organizzazione del Tempo. La lettura è come l’amore, un modo di essere>>. Ed è proprio a questo modo di essere che la NOSTRA società deve rifarsi, perché si, sarà “stupendo” star seduti davanti la TV o il PC e viaggiar tra sconfinate gallerie editoriali e paesaggi virtuali coinvolgenti, ma ricordate che niente, e mai potrà essere come un buon Libro. Niente è più poetico di quei magnifici versi letti tra il chiaroscuro di quella piccola lampada che ci accompagna durante le tarde ore della notte, niente è più fantastico dello scorrere delle pagine e delle mille parole che rimbalzano qua e la nei nostri pensieri.

Basta provare!!

Proporrei a tutti voi di leggere, di scegliere un libro, senza l’ansia di poter sbagliare, fatevi guidare dall’istinto, prendetelo, portatelo con voi e iniziate a leggere; Una volta finito non desidererete altro che volare ancora tra le dolci pagine di un altro sogno, perché è questo che si fa prova quando si legge un libro, si vola con la fantasia!

S.D.

venerdì 11 marzo 2011

A.S.D P.G.S "Stelle Azzurre" dal 1983: Le pagelle di Calogero Pici

A.S.D P.G.S "Stelle Azzurre" dal 1983: Le pagelle di Calogero Pici: "Castagnola voto 7, grande partita nel primo tempo, poi pero si mette tipo Abbiati in Juve-Milan e si mette a contare i tifosi. Tirri voto 7..."

martedì 8 marzo 2011

 
Certe donne preferiscono essere belle piuttosto che intelligenti.
Non hanno tutti i torti: moltissimi uomini hanno la vista piu sviluppata del cervello.
 
Bill Laurence

lunedì 7 marzo 2011

Agostino Sella: carnevale dell'integrazione.I ragazzi salesiani in...

Agostino Sella: carnevale dell'integrazione.I ragazzi salesiani in...: " “Il carnevale dell’integrazione”. E’ stato questo il titolo di uno straordinario momento che ha visto insieme i giovani animatori pi..."





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