mercoledì 28 ottobre 2009

Incontro gruppo adolescenti "Don Bosco Friends". Diario di bordo. Di Andrea

Davvero incredibile!!! Cosi si può definire l’incontro di gruppo fatto lunedì con i Don Bosco Friends. Parecchie le assenze ma tutte ricoperte da nuovi arrivi e vecchie conoscenze.
Dopo il tempo necessario per parlare dell’organizzazione del gruppo per le varie attività, Cinzia ci ha fatto trascorrere un momento davvero magico attraverso la tecnica della visualizzazione: una musica rilassante, sovrastata dalla lieve voce di Cinzia che ci guidava in un percorso meraviglio, un percorso che portava a Gesù. L’immagine della sabbia creata dalla mente e l’incontro con Gesù ha fatto nascere in noi ragazzi emozioni, problematiche e esperienze bellissime.
Endriu

lunedì 26 ottobre 2009

"Avvento e Natale con i Padri della Chiesa", nuovo libro di Marco Pappalardo













Carissima/o,
spero stia bene e sia serena/o; ti scrivo perché venerdì 6 novembre alle ore 18.30 (Istituto San Francesco di Sales, Via Cifali n°7 a Catania) ci sarà la presentazione del mio nuovo libro "Avvento e Natale con i Padri della Chiesa", edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Si tratta di un breve pensiero al giorno dei Padri della Chiesa, commentato e attualizzato da me, per ogni giorno dell'Avvento e del Natale. Costo 9 euro.
Chi non potesse venire potrà trovare il libro nelle librerie cattoliche o nelle librerie on line.
Puoi estendere l'invito...spero di poterti incontrare in questa occasione.
Un abbraccio
Marco Pappalardo

sabato 24 ottobre 2009

giovedì 22 ottobre 2009

Lavori in corso per il gruppo di musica. Di Salvatore Profeta

Mi sono sempre chiesto: “Ma da dove nasce questa voglia di stare insieme nella musica?”. Avevo solo 14 anni quando ho iniziato l’avventura con il primo gruppo di musica in oratorio, la nostra sala prove era un sottoscala,l’amplificazione ci era stata regalata e ogni volta che provavamo avevamo come sottofondo Radio Mosaici perché le frequenze dell’amplificazione erano le stesse, ma non mancava la voglia irrefrenabile, avevo sempre la testa lì a fare progetti su come fare musica. La musica che ascoltiamo, spesso con molta facilità arriva nel cuore e nella memoria di tutti.

Quest'anno ho finalmente capito che il gruppo di musica poteva essere ricostituito. Un paio di incontri hanno permesso di stabilire i punti cardine del gruppo e di confermare lo scopo principale del nuovo gruppo di musica che è lo stare insieme rispecchiandosi nell’amore di DIO e di Don Bosco. Sabato abbiamo effettuato le prime prove ufficiali del gruppo e come primo brano abbiamo suonato “Lavori in corso” dei Gen Rosso, contenuta nell'album "Ninna Nà". Il brano fa ricordare a tutti che siamo noi il mondo e ciò che a volte ci sfugge è il bisogno delle cose che sembrano banali ma che sono fondamentali, come il silenzio, l'ascolto e l'amare.

Adesso abbimo una nuova avventura da intraprendere: quella di far conoscere a tutti un gruppo diciamo un po meno conosciuto dalla discografia mondiale non perché nn sono bravi ma perché il mondo discografico è molto strano. Loro sono i GEN ROSSO, un gruppo focolarino nato artisticamente a Loppiano, piccola cittadina vicino Firenze nel Natale del 1966. La fondatrice dei focolarini, CHIARA LUBIC, regalò a questo gruppo una chitarra e una batteria rossa, da qui il nome. Erano gli anni della contestazione giovanile, del pacifismo, della beat generation, e il nome GEN 'Generazione Nuova' si inseriva a meraviglia nell'ondata di novità che caratterizzava quel periodo.

Il nostro gruppo è composto nel seguente modo: Angelo Marino alle tastiere e voce; Maria Grazia Parlascino alla voce; William Lauria alla batteria: Salvatore Profeta alla tastiera, chitarra e voce; Salvatore Cilmi alla chitarra; Deborah Di Maria menager. Il nome del gruppo è ancora sconosciuto anche agli stessi componenti ma presto arriverà...

Concludo con una frase che mi è stata consegnata da alcuni amici dell’oratorio salesiano di Gela: “UN ORATORIO SENZA MUSICA E COME UN CORPO SENZA ANIMA”.

Salvatore Profeta

Ci siamo anche noi! Di Laura Todaro

E' ormai conosciuta a livelli regionali la squadra di PGS calcio a 5 del nostro Oratorio. Noi ragazze, però, vorremmo portare in campo il nostro Oratorio anche con un altro sport: la pallavolo.
Certo, prima di correre dobbiamo imparare a camminare (come si suol dire) ma se prendiamo come obiettivo quello di vincere, facendo un passo alla volta, possiamo raggiungerlo.
Siamo 9 ragazze di età compresa tra 14 e 17 anni: Giada Lana, Irma Minacapelli, Silvia Seminato, Eliana Panno, Silvia Barbera, Giorgia Cordaro, Ausilia Annaloro, Roberta Lima ed io, Laura Todaro.
Quasi tutte abbiamo già avuto esperienza in altre squadre di pallavolo. Gli allenatori sono Agostino Sella e Andrea Palma.
Sentiamo di dover dire grazie a Cinzia ed Agostino che ci hanno permesso di formare la squadra e hanno sostenuto il nostro impegno. L'unico obiettivo comune è quello di divertirci, nel bene e nel male, superando gli errori banali e affrontando le difficoltà con un grande cuore. Solo insieme, solo essendo SQUADRA, riusciremo a far ciò, sperando che nessun pezzo di questo puzzle si perdi lungo il cammino.
Whit love...
Laura

martedì 20 ottobre 2009

Scuola animatori locale 2009. Diario di bordo. Di Andrea

19 ottobre 2009

Oggi in assenza di Cinzia , Linda ha condotto il primo incontro del “Percorso animazione”, che venerdì era stato rimandato per la nascita di Nicolas, figlio di Samantha e Giulio.

Abbiamo iniziato un po’ in anticipo a causa dei vari impegni dei compagni per cercare di completare l’ora dedicata alla formazione degli animatori. Linda, aiutata da Chiara, ha presentato un cartellone con su scritto: “Animatore è:” e ”Salesiano…:”. Tutti abbiamo dato una definizione sulla parola animatore, poi abbiamo collegato la parola animatore all’aggettivo salesiano esprimendo le nostre personali considerazioni e quello che per noi è il valore aggiunto che tale aggettivo dà alla parola ANIMATORE. A centrare l’obiettivo è stato Salvo Profeta, in quante le due parole richiamano perfettamente Don Bosco.

Per concludere la serata Salvo ha letto una frase di Don Bosco: “In ogni giovane, anche il più disgraziato al mondo, c’è sempre un punto accessibile al bene; il dovere primario degli educatori è di cercare questo punto, questa corda sensibile del cuore, e di trarne profitto” .

Endriu

venerdì 16 ottobre 2009

giovedì 15 ottobre 2009

martedì 13 ottobre 2009

Incontro di gruppo dei ragazzi del doposcuola. Diario di bordo. Di Gabriele

6 Ottobre 2009

Oggi ci incontriamo per la prima volta. Samantha ci parla della carta di identità, ci dice che onguno di noi ha un nome e un cognome e ci fa costruire la nostra carta di identità in cui segniamo anche altre nostre caratteristiche. Infine, dopo aver decorato a piacere la nostra carta di identità, la attacchiamo nella bacheca della nostra stanza.

13 Ottobre 2009


Oggi ci siamo incontrati per la seconda volta. E' stata Cinzia a guidarci nella riunione. Abbiamo imparato come pregano i Musulmani (anche perchè due di noi, Amin e Omaima, sono tunisini). Quando i maschi fanno il battesimo vengono circoncisi. Prima della preghiera si lavano così si purificano. Le donne indossano un abito nero e un velo che si chiama Hrima.
Abbiamo anche pensato ad un nome per il nostro gruppo. Le proposte sono:
- Le stelle magiche
- Siamo tutti amici di Domenico Savio
- Laura Vicuna friends
- Domenico Savio friends
- Madre Morano Friends
- Allah friends
- Child club
- Savio club
Martedì prossimo ci incontreremo di nuovo e sceglieremo, tra questi, il nostro nome.

Gabriele


Incontro gruppo adolescenti "Don Bosco Friends". Diario di bordo. Di Andrea

12 Ottobre 2009

Oggi secondo incontro del gruppo adolescenti "Don Bosco friends”. A partecipare eravamo quasi tutti... Ciccio ci ha raggiunti in tempo per concludere con noi.

Cinzia, ha condotto l’incontro facendoci riflettere sul significato della parola GRUPPO. Interessati abbiamo espresso le nostre opinioni personali cercando anche di "scuotere" i momenti di riflessione con qualche battutina giusto per ridere un po’.

Abbiamo parlato dei bisogni dell’uomo e per far ciò Cinzia ci ha mostrato la scala dei bisogni di Maslow – così dopo le varie scale che conosco (Richter, Mercalli, … ), ne ho imparato una nuova - che parte dai bisogni fisiologici fino ad arrivare al bisogno di autorealizzazione (anche se ricordavo che quest'ultima fase si chiamasse autoconsacrazione!!!

Cinzia ha sintetizzato i bisogni dell’uomo oltre a quelli fisiologici con il bisogno di amore e per farci capire bene ciò ci ha parlato dell’esperimento della “Scimmia”: una scimmia appena nata è stata nutrita da una macchina che gli garantiva soltanto i bisogni fisiologici. I dubbi son nati quando Cinzia ha posto la domanda: “Come sarà il futuro di questa Scimmia???!!!????” ….inizialmente la mia risposta è stata “bohhhhhhh!!!!!!!!!”... La risposta era: la scimmia muore, perché senza l’amore, senza il contatto con gli altri (fisico e morale) non si può sopravvivere.

Cinzia ci ha mostrato grazie ad una presentazione power point il percorso di vita di un gruppo; abbiamo dedotto che noi siamo ancora in una fase che a me non piace, la fase di differenzazione (ovvero ci stiamo conoscendo e stiamo imparando che siamo tutti differenti e tali differenze possono portare a dei conflitti, sarà la maturità del gruppo a permettere di superarli).

Naturalmente devo sottolineare la nascita di un nuovo gruppo “musicale” (ahah) venutosi a creare all’improvviso...siamo usciti dalla stanza giovani intonando le novene natalizie…

Ciao a ttt ci vediamo venerdì (per chi parteciperà alla Scuola Animatori)…

Endriu





sabato 10 ottobre 2009

Io o Lui? Un bambino: fa lo stesso!

Chi metterebbe al centro Gesù oggi? Chi abbraccerebbe in mezzo al gruppo dei discepoli che discutono di potere, di onori e (inevitabilmente) di soldi? Il suo gesto è altamente provocatorio, ma non si ferma ad una semplice denuncia di una mentalità sbagliata. Non solo insegna che “il primo sia l’ultimo di tutti e il servitore di tutti”, ma lo fa concretamente anche con quel gesto che a noi forse sembra banale, ma a quel tempo non lo era. I bambini ai tempi di Gesù non potevano essere centro di discussione, ed era inconcepibile che un maestro perdesse tempo con loro. Basta ricordare quando gli apostoli scacciano i bambini che disturbano Gesù che sta insegnando.
Gesù compie quindi un gesto straordinariamente rivoluzionario, perché arriva a dire che accogliere un bambino è accogliere Dio stesso. Non è l’innocenza e purezza del bambino che Cristo ha in mente, ma il fatto di essere piccolo, insignificante e assolutamente debole per chi è in alto e adulto. Proprio per la sua piccolezza e apparente inutilità che il bambino abbracciato da Gesù diventa misura dell’incontro con Dio.
Mi viene in mente a tal proposito di come è avvenuta la svolta di Madre Teresa di Calcutta, che da giovane suora in India diventa quel modello di carità che tutto il mondo ha conosciuto e preso a modello (anche per tanti non cristiani). Lei stessa racconta di come un giorno per le strade di Calcutta trova una donna che era talmente malata e povera che solo i topi le fanno “compagnia”. Madre Teresa la raccoglie e se ne prende cura; e sfidando anche la mentalità il rifiuto di chi le sta attorno dona a questa povera donna una morte dignitosa. C’è davvero un grande contrasto tra questa scena e gli apostoli che ieri come anche oggi discutono di potere, onore e denaro.
Mentre scrivo questo, non punto il dito contro nessuno, sarebbe troppo facile e ipocrita. Penso prima di tutto a me stesso, e il gesto che Gesù fa con il bambino è rivolto a me per primo visto che non sono certo immune dal pericolo di mettere al centro della mia vita me stesso e quello che riesco ad ottenere e guadagnare.
Se Gesù fosse davanti a me chi abbraccerebbe? Chi mi metterebbe davanti per dirmi “se accogli lui accogli anche me e colui che mi ha mandato”?
Chi sono i piccoli che io dimentico? Chi sono coloro che io giudico indegni di far parte della mia vita e che tengo a debita distanza perché potrebbero esser d’intralcio alla mia carriera, alla mia libertà?
Lascio in sospeso la domanda… ci devo davvero pensare!
Mi piacerebbe avere una vostra opinione e su chi potrebbero essere coloro che Gesù abbraccerebbe al centro dell’azione della comunità cristiana per richiamare il giusto valore delle cose e la vera strada che porta all’incontro con Dio, che non è certo il potere, l’onore e la posizione sociale.





W DON BOSCO