lunedì 8 marzo 2010

Gesù insegnaci a pregare. Riflessione sulla preghiera.

“GESU’ INSEGNACI A PREGARE”

Dal Vangelo secondo Luca (Lc 11,1-13)

Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: “Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli”. Ed egli disse loro: “Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno;

dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano, e perdonaci i nostri peccati,
perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore, e non ci indurre in tentazione”.
Poi aggiunse: “Se uno di voi ha un amico e va da lui a mezzanotte a dirgli: Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da mettergli davanti;

e se quegli dall’interno gli risponde: Non m’importunare, la porta è già chiusa e i miei bambini

sono a letto con me, non posso alzarmi per darteli; vi dico che, se anche non si alzerà a darglieli

per amicizia, si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono almeno per la sua insistenza.
Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.

Perché chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. Quale padre tra voi,

se il figlio gli chiede un pesce, gli darà al posto del pesce una serpe? O se gli chiede un uovo,

gli darà uno scorpione? Se dunque voi, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli,

quanto più il Padre vostro celeste darà lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono!”.
Parola del Signore

RIFLESSIONE SULLA PERGHIERA

La preghiera é un cammino che s'impara vivendola, attuandola, praticandola. Come non si impara a respirare, ma, si respira, così non si impara a pregare, ma si prega!
Come accade per i nostri bisogni fondamentali dal punto di vista biologico, dal punto di vista del nostro bisogno relazionale, c'è la necessità di avere un amico o un'amica, di entrare in relazione, così la preghiera si pone in quest'ottica. La preghiera é molto semplice, ma come le cose semplici possono essere anche molto complicate. Perché le cose semplici sono talvolta le più complicate. Un monaco, maestro di spiritualità contemporaneo, dal nome Andrè Louf, andando a trovare dei monaci sul monte Athos, monaci specializzati sulla vita di preghiera, parlando con un vecchio monaco gli domandò: "Lei che ha dedicato una vita alla preghiera, qual è il segreto della preghiera ?" E lui rispose: "Guarda, nel mio cuore prima c'era un grande sasso, ad un certo punto Gesù prese questo sasso, lo ha tolto e la fonte che avevo dentro ha incominciato a zampillare e non si é più fermata". A me pare che questa é la definizione più bella che si può dare della vita di preghiera. La preghiera non é solo un'arte o un fatto di tecnica, ma é scoprire la fonte zampillante che io ho dentro di me.

Momento personale:

Qual è il mio sasso?

Cosa mi impedisce di toglierlo?

Prendo un impegno.

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