sabato 21 novembre 2009

Sangria Party "Per ogni diritto un dovere: si balla ma non si sballa!".



“Per ogni diritto un dovere: si balla ma non si sballa!” è il titolo del Sangria Party organizzato venerdì 22 novembre dall’Oratorio Salesiano “Auxilium House” di Piazza Armerina.
Iniziata con un breve Fire Show, è stata una serata all’insegna del sano divertimento, ballando sulle note molto accese che piacciono ai ragazzi e gustando un po’ di sangria, la cui presenza non è stata un’incoerenza con il titolo della serata: “Non vogliamo dire ai giovani che non devono completamente bere, piuttosto vogliamo far loro capire che per divertirsi non è necessario arrivare allo ‘sballo’ eccedendo nell’uso di alcolici o assumendo sostanze stupefacenti. Ci si diverte certo di più restando se stessi e non mettendo a rischio la vita propria e degli altri” spiega Marco Incalcaterra, che con i giovani ci sta ogni giorno essendo insegnante della scuola media “L. Capuana” di Piazza Armerina e presidente della nascente squadra di calcio oratoriana “Deportivo Don Bosco”.
“La scelta della data non è stata casuale” afferma la dottoressa Cinzia Vella, responsabile dell’Oratorio. “Il 20 Novembre – continua – ricorre la Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e come realtà giovanile abbiamo voluto ricordare in particolare il diritto alla vita. È giusto però dire ai ragazzi che non hanno solo diritti, ma anche doveri. ‘Sballare’ non è un atto di rispetto verso la propria vita né tantomeno verso quella degli altri, se si pensa ad esempio ai pericoli che derivano da una guida in stato di ebbrezza. Noi educatori ci auguriamo che i ragazzi si innamorino della vita e vedano nello sballo un nemico da evitare!”.
I giovani partecipanti, una settantina tra gli 11 e i 25 anni, sono rimasti contenti dell’iniziativa e si informano già sulla data della prossima serata.
Roberto Restivo, giocatore della Deportivo, ha così commentato: “L’organizzazione è stata perfetta! Chi ha partecipato era consapevole di trascorrere una serata diversa rispetto alla routine ormai frenetica di chi consuma sempre superalcolici. Che si chiami Castagnata, Sangria Party, o in qualsiasi altro modo, saprai sempre che ci siamo noi ragazzi con la voglia di divertirci rispettando certe regole. Ho visto molti volti nuovi, questo è positivo, e molta eleganza! I giovani hanno bisogno di queste occasioni per relazionarsi, anche perché oggi diventa sempre più difficile farlo, si ha paura e si preferisce la chat o Facebook per dirsi quello che si pensa.”.
Iniziative simili verranno riproposte durate l’anno per dare ai giovani la possibilità di divertirsi e soprattutto di riflettere sul senso della propria vita.

Rosa Linda Romano

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