sabato 11 aprile 2009

LA PASQUA FESTA PER TUTTI. Gli auguri di sua Eccellenza il Vescovo

"Il Signore è risorto dai morti". Il messaggio di Pasqua risuona nella Chiesa e nel mondo da venti secoli e raggiunge anche noi uomini dubbiosi sebbene ci professiamo credenti , delusi e angosciati dalla paura della morte in un'epoca che cerca di creare la vita in laboratorio , di prolungare la vecchiaia, ma anche di anticipare la morte naturale persino privando una persona malata del cibo e dell’acqua.

La risurrezione di Cristo è l’avvenimento centrale del cristianesimo. Si tratta della fede in una verità fondamentale, ecumenica, che unisce tutti i cristiani. In questi giorni l’ho potuto sperimentare a contatto con il pope ortodosso russo Leonid Griliches direttore della cattedra biblica dell’Accademia teologica di Mosca, che è stato ospite della nostra Diocesi. Per questo ho scelto di condividere con voi alcune riflessioni del teologo ortodosso russo Pavel Florenskij. In una predica dal titolo "L’inizio della vita" disse: "Nel fluire confuso degli avvenimenti, si è ritrovato un centro, si è rivelato il punto d’appoggio: Cristo è risorto ! Esiste una sola Verità acquisita da tutti : Cristo è risorto!"

Né la bellezza, né la nobiltà d’animo, né l’amore sono capaci di vincere la morte. Gesù Cristo con la sua resurrezione ha dato un senso nuovo non solo alla storia ma anche alla stessa natura materiale. Ha scritto a questo proposito sempre Florenskji: "La bellezza della natura non ha vinto la Morte, l’ha resa soltanto più terrificante, travestendosi di bellissimi abiti". Con la resurrezione di Cristo "la materia si è divinizzata, si è illuminata nel Corpo di Cristo di una Bellezza immutabile. L’universo trema di un fremito indicibile. Cielo e terra si riempiono di un entusiasmo indescrivibile nell’attesa della primavera eterna. Guardate tutta la natura si abbellisce del suo verde smeraldo; ora in lei si nasconde il seme luminoso della chiarezza. Ora non è più inutile la bellezza, poiché la creatura si è salvata dalla putrefazione, non è più un inutile l’amore, poiché l’amato non morirà senza lasciare traccia. Non è inutile la nostra fede e l’opera dello Spirito, poiché Cristo è risorto"

Noi cristiani siamo chiamati a scoprire il gigantesco segreto che ci è stato affidato per condividerlo con tutti gli uomini. La notizia sconvolgente della risurrezione di Cristo , che per la nostra epoca definita "postcristiana" rischia di essere scontata e non interessante per l’opinione pubblica , ci aiuta a superare i momenti di crisi perché apre orizzonti sul senso ultimo della nostra vita e sul destino dell'universo.

Cristo , come ha ribaltato la pietra che chiudeva il sepolcro , così può ribaltare la pietra che ci impedisce di riconoscere i segni della presenza di Dio nel nostro tempo e trasformare il nostro cuore di pietra pieno di egoismo e di tristezza in un cuore di carne capace di amare con lo stesso amore gratuito e misericordioso di Cristo e di accogliere in una abbraccio di pace tutti gli uomini.

+ Michele Pennisi

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